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Ecobonus 110%: le nuove detrazioni fiscali previste dal Decreto Rilancio 2020

L’ECOBONUS 110% è un nuovo incentivo fiscale per la riqualificazione energetica e sismica degli edifici esistenti messo in atto per rilanciare l’economia dopo la crisi COVID-19 e migliorare la qualità dei nostri edifici.

110% è l’aliquota incentivante. Significa che per ogni 1000€ spesi, 1100€ sono restituiti in detrazioni fiscali nei 5 anni successivi.

C’è inoltre la possibilità di cedere il credito all’impresa che esegue le opere senza dover di fatto affrontare la spesa iniziale.

In questa pagina trovile informazioni per capire se l’ECOBONUS 110% fa al caso tuo.

Cosa si intende per (quasi) gratuito?

Il messaggio che passa nella comunicazione sull’ECOBONUS 110% è che si potrà fare la riqualificazione energetica degli edifici gratuitamente.

Tuttavia è importante, per evitare sorprese, sapere che ci sono alcune precisazioni da fare.

La riqualificazione è “gratuita” se si fanno solo interventi compresi nell’ECOBONUS 110%. E’ evidente che per lavori differenti (ad esempio normale ristrutturazione) una quota parte sarà comunque a carico del committente.

Inoltre ci sono due possibili approcci per sfruttare l’ECOBONUS 110%, che spieghiamo qui sotto. In base all’approccio usato può essere necessario o meno anticipare dei soldi da parte del committente.

Ecobonus e Sisma Bonus 110%: per quali interventi e tetti di spesa

Ecco quali sono gli interventi che potranno godere della detrazione fiscale potenziata al 110%:

  • tutti gli altri interventi di efficientamento energetico previsti all’articolo 14 del Decreto-Legge n. 63/2013 (come ad esempio l’acquisto e posa in opera di finestre comprensive di infissi, di schermature solari…), a condizione che siano eseguiti congiuntamente ad almeno uno degli interventi descritti nei punti precedenti – Tetto di spesa: la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo previsto dai limiti di spesa previsti per ciascun intervento;
  • interventi di isolamento termico delle superfici opache verticali e orizzontali che interessano l’involucro dell’edificio con un’incidenza superiore al 25% della superficie disperdente lorda dell’edificio medesimo – Tetto massimo: la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 60.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio;
  • interventi sulle parti comuni degli edifici per la sostituzione (non integrazione) degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti centralizzati a condensazione, a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, microcogenerazione – Tetto massimo: la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;
  • interventi sugli edifici unifamiliari per la sostituzione (non integrazione) degli impianti di riscaldamento esistenti con impianti a pompa di calore, ibridi, geotermici, anche abbinati all’installazione di impianti fotovoltaici e relativi sistemi di accumulo, di microcogenerazione – Tetto massimo: la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 30.000 ed è riconosciuta anche per le spese relative allo smaltimento e alla bonifica dell’impianto sostituito;
  • interventi per l’adozione di misure antisismiche su edifici ubicati in zone a rischio sismico 1, 2 e 3 (esclusi quindi gli edifici in zona 4) di cui all’OPCM n. 3274/2003 – Tetto di spesa: la detrazione è calcolata su un ammontare complessivo delle spese non superiore a euro 96.000 moltiplicato per il numero delle unità immobiliari che compongono l’edificio.

Ecobonus 110%: sconto in fattura e cessione del credito

Ma l’aspetto più innovativo contenuto nel decreto Rilancio è dato dalla possibilità di convertire le detrazioni fiscali in:

  • sconto in fattura anticipato dal fornitore che ha effettuato gli interventi e da quest’ultimo recuperato sotto forma di credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione del credito ad altri soggetti, ivi inclusi gli istituti di credito e gli altri intermediari finanziari;
  • credito d’imposta, con facoltà di successiva cessione ad altri soggetti, ivi inclusi istituti di credito e altri intermediari finanziari.

Ecobonus 110%: Cosa fare?

Come spesso rispondiamo a chi ci pone domande sulle detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia (bonus casa), riqualificazione energetica (ecobonus), ribadiamo che la prima cosa da fare è valutare la tipologia di intervento/i affidandosi ad un tecnico qualificato che, dopo un colloquio conoscitivo delle necessità, dovrà effettuare un sopralluogo, consigliare la scelta migliore in relazione agli obiettivi del contribuente e, quindi, redigere un progetto che contenga costi certi e simulazioni economiche. Una corretta fase progettuale (i cui costi sono comunque compresi tra quelli che beneficeranno del superbonus del 110%) eviterà problematiche in fase esecutiva, un miglioramento dei risultati e la riduzione dei possibili “imprevisti” che possono sorgere durante la fase esecutiva delle opere.

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